“Lavorare su di sé significa anche smettere di aspettare che gli altri cambino.”
Cit. Anonimo
Nutrire delle aspettative, significa creare dentro di sé un orizzonte di attese necessariamente dipendente dal comportamento altrui.
Se l’altro sarà gentile, sarò felice, se invece il comportamento sarà differente da quanto prefigurato nella mia immaginazione, sarò deluso, arrabbiato, triste.
Le aspettative sono una trappola, quando le nutro, disperdo il mio potere personale nell’ambiente.
I bisogni (ciò che è veramente importante per me) e i desideri (ciò che mi piacerebbe avere ma che non è necessario per la mia felicità), sono invece dipendenti solo da me stesso: sono io che posso soddisfarli, solo io, poiché il compito di essere felici, è squisitamente personale.
La felicità è una mia responsabilità personale quindi, e quando tutti ce ne avvedremo consapevolizzando questa grande grande verità, allora, finalmente, smetteremo l’abito di aspettare che qualcuno, là fuori, ci renda felici, magari incolpandolo della nostra infelicità nel caso di un’aspettativa disattesa.
Se la felicità per Te è un aspettativa, trasformala in un desiderio, poiché la soddisfazione di un desiderio dipende solo da Te, ed è assumendotene la responsabilità che recuperi il potere di essere colei/colui che la crea.
La felicità non accade, la felicità è una scelta.
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