L’Essere Supremo “guarda” metaforicamente se stesso nello Specchio magico del mondo relativo e nel conoscere il riflesso correlato di sé sotto forma di immagine, ri-conosce se stesso.Come nello specchio sorge un’immagine illusoria legata alla persona che vi si riflette, in modo idealmente simile il mondo relativo è legato e dipendente, nel suo illusorio sorgere, all’unica Realtà vera del Supremo Essere di Luce, che metaforicamente si specchia in noi e attraverso la nostra immagine si conosce.
Oggetto magico, lo specchio ripete la Tua immagine in modo perfetto, ma quando guardi te stessa o te stesso, l’occhio destro diventa il sinistro, così come anche il sinistro diviene destro.
Lo specchio vivo di noi stessi, gli altri, sono dunque anch’essi un riflesso della nostra vita interiore, un riflesso necessario a far sì che noi si possa scoprire che non c’è autentica separazione ma, solo un illusorio gioco, di specchi appunto, che moltiplica all’infinito la stessa identica sostanza: amore.
In India si afferma che ciò di cui facciamo quotidiana esperienza è Maya, una parola sanscrita che significa “illusione”; ora se è vero che la realtà relativa ai sensi possiede la stessa qualità del sogno che svanisce al nostro risveglio, allo stesso modo la realtà, o ciò che così definiamo, di fatto svanisce al nostro addormentarci.
Molto spesso la mente fa la padrona con noi, di fatto rendendoci schiavi di una disfunzione: la perdita del presente.
Ogni volta in cui le permettiamo di sequestrarci dal qui e ora, facendoci cadere nel passato o nel futuro, noi perdiamo consapevolezza, entrando così in una dimensione irreale di sogno. Il passato infatti non esiste più, il futuro a sua volta, lo possiamo solo immaginare ma, non esiste ancora. L’unico tempo che esiste davvero, è il presente, che di fatto, come suggerisce la parola, è un dono.
Quando Tu sei presente, quando cominci a nutrire l’abilità di distingure gli stimoli (esterni a Te) dalle cause (interne a Te), lì inizia il cammino di realtà, quella vera, e di risveglio.
La relazione più grande, la più importante, è quella che abbiamo interiormente con noi stessi!
Ti sei accorta che quando sei in pace, le relazioni con gli altri si distendono?
Ti sei accorto e quindi hai fatto esperienza, che quando sei in conflitto con te stesso, i rapporti al contrario si tendono?
Non è l’ambiente a creare i Tuoi stati d’animo, sono i Tuoi bisogni: quando sono soddisfatti, sei felice, quando non lo sono sei arrabbiato!
Sono molte le persone che cedono il proprio potere personale all’ambiente, immaginando che ci dovrebbe essere qualcuno là fuori, responsabile di renderle felici.
Vedi, questo modo di pensare è molto diffuso, ed è figlio di una inconsapevolezza davvero profonda:
il compito di essere felice infatti è tutto nostro!
Io, Tu, Noi, abbiamo la piena responsabilità di essere felici, autonomamente, indipendentemente da tutto e da tutti.
L’interpretazione del mondo? Soggettiva!
Tu hai un potere: la libertà.
Puoi scegliere di essere pessimista e puoi scegliere di essere ottimista, Tua la gloria di essere felice o infelice.
E’ una questione di respons-abilità, di abiltà di risposta, e di competenza emotiva.
La Vita per conoscersi, ha bisogno di specchiarsi in se stessa quindi, senza lo specchio “Lila”, il Gioco di Dio, non è possibile.
E’ importante accorgersi che lo specchio riflette i tuoi ringhi (Inferno) e i Tuoi sorrisi (Paradiso).
E’ questione di Magia, quando ti accorgi che là fuori tutto è illusione e ricordi che il Mago sei Tu, il potere torna fra le Tue mani. Tu non puoi cambiare il mondo, ma il Tuo Mondo certamente sì. La sofferenza infatti non abita i fatti, ma la percezione che abbiamo degli stessi; quando questa cambia, con essa cambia anche la rappresentazione che facciamo del mondo stesso.
E’ così che la vita si trasforma da disperato precipitare, in volo maestoso e potente, onnipotente no, ma oltremodo potente sicuramente sì.
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