ALZA LA TESTA, BRUCIA, RICORDA CHI SEI - Alberto Pomari

Quando chiedo: “Che cos’è l’opposto di amore?”, nove volte su dieci le labbra delle persone coinvolte, soffiano nell’aria suoni certi, affermando: “L’odio!”

E’ così, le persone sono convinte che l’odio sia l’esatto contrario dell’amore ma, è falso!

Ti sei accorta che quando ami qualcuno o qualcosa, s’instaura un forte attaccamento con l’oggetto del tuo amore? Sì, vero?! E ti sei accorto che quando odi, magari la persona che prima tanto amavi, quell’attaccamento continua a persistere con testarda determinatezza? Come quando amiamo, così quando odiamo, ci portiamo dietro la persona oggetto del nostro odio, pensandola, maledicendola, dandole di fatto uno spropositato quantitativo di energia, energia di polarità negativa: l’odio è semplicemente amore distorto!

Portiamo sempre con noi le persone che amiamo in modo sano o distorto.

Se quindi è vero e condivisibile quanto appena esposto, resta da capire che cosa sia il contrario di amore, non è così?

Difficile dire cosa sia l’amore e tuttavia è facile osservare gli effetti dell’amore stesso: l’amore aggrega!

L’amore è come un collante, unisce, fa incontrare, spiega le divergenze. Stirando i tessuti stropicciati dalla separazione, permette la lettura delle parole sopra gli stessi scritte, parole inintellegibili prima che il tessuto venisse spiegato, privato delle pieghe.

L’amore è comunicazione, e la com-unic-azione è l’azione che Ti rende come Uno con l’altro. Azzerate le differenze, limati gli spigoli, ora rotonde le lame prima taglienti del pregiudizio, l’amore è non giudizio appunto, è vicinanza, comprensione, empatia, contatto.

Tutto ciò che attiva il motore che ti aiuta a camminare verso l’unità, è amore.

Tutto ciò che ti allontana dall’unità invece, non lo è.

L’amore è quindi energia, pro-pulsiva, e l’energia possiede due polarità energetiche: una è positiva e l’altra è negativa e sono entrambe preziose, perché in assenza di anche solo una delle due, mancherebbe l’energia stessa e non vi sarebbero nè vita, nè movimento.

Ora, se l’amore e l’odio sono il sorriso e il ringhio, due facce della stessa medaglia che, in quanto collante, svelano la propria essenza attraverso l’effetto che generano (unità), qual è allora la polarità energetica negativa opposta e contraria all’amore?

Se l’amore aggrega, ciò che amore non è, disgrega!

Silenzio…

Ah sì, è vero anche questo: il silenzio azzera le differenze, fa sorgere l’identità, annulla le divisioni, moltiplica l’incontro delle unità. E’ il linguaggio dell’amore il silenzio, sono gli sguardi le parole dell’amore. L’amore bacia, accarezza, sostiene, indirizza, raccoglie, promuove, abbraccia, sorride, canta, gioca, offre vesti di seta alle pelli gentili e a quelle ruvide, e porti alle navi stanche, dopo tanto mare aperto.

Ti sei accorto, ti sei accorta di quanto rumore si stia facendo in questi giorni? Sì, tante parole, tanti pensieri resi solidi dal suono.

Il silenzio? Ferito!

Bla, bla, bla, il suono della mente.

Uni-verso: tutto ciò che va verso l’Uno è amore e tuttavia tutto ciò che dall’Uno si allontana è anch’esso amore, anche se in apparenza così non pare. Lo scopo dell’allontanarsi? Generare disagio, per stimolarci a tornare.

In un Universo che, per completezza necessaria, Tutto include, come può esistere il caldo senza il freddo? Come può esistere l’alto senza il basso? La destra in assenza della sinistra? Il qua e ora, senza il là e poi? La luce senza l’oscurità? La Verità senza la menzogna?

Così, come può esistere comprensione ed esperienza di che cosa sia amore, senza il suo esatto opposto, la paura?

Il Cuore è come ago e filo, ricuce gli strappi, unisce, offre direzione verso. Il Cuore è misura.

La mente è come una cesoia, divide, va via da. La mente è giudizio.

La paura è nella mente che, assolvendo in modo eccellente il suo metafisico compito, per conoscere l’Uno, lo divide. Dividere è di-vidère, vedere il due là dove Tutto è Uno: la mente, mente!

E’ grazie alla divisione che ri-conosco e ricordo l’Uno, è grazie alla paura che so qual è il dono della stessa. E’ in presenza delle molte paure affrontate che oggi so che cosa sia il coraggio.

E’ così, il dono della paura è il coraggio, un presente, un dono appunto che discende nella realtà del Cuore, smettendo i panni, di sogno intrisi, indossati dal passato e dal futuro.

Il passato non esiste più, il futuro lo puoi solo immaginare, il presente è l’unico tempo che Realmente trascorre.

Amore è Adesso, paura è domani: il primo è reale, la seconda è sogno; il primo è Verità, il secondo è menzogna.

Discernere il vero dal falso è il compito di Dio. Dio è Consapevolezza Suprema e per complementare necessità, è anche suprema ignoranza.

Se e quando dici “io”, cala la cortina tra te e la Verità eterna.

Il mio viaggio, e il Tuo, sono il viaggio di Dio che si tuffa nell’ignoranza di se stesso, per poter tornare a Sé in piena consapevolezza.

Da Dio, all’io e ritorno. Gioia è riconoscere e tornare sceltamente a identificarsi con il Motore Primo.

La paura, il buio, il freddo, gli scogli, i naufragi, le vorticanti impennate, i tonfi conseguenti, le ferite, le urla, gli strepiti, le offese, le bestemmie, gli scontri, gli incontri, la pace e poi la guerra che pace fa desiderare ancora, tutto, tutto, ma proprio tutto è Dio alla ricerca di Sé.

Mi viene da sorridere: ogni malattia possiede in se stessa la cura.

Il dono della paura? Il coraggio? Il dono del coraggio? L’amore! Il dono della paura quindi? L’amore, proprio l’amore!

Tempi di paura questi, di divisione, di allontanamento, di separazione. Tempo di doni.

Sorridi, se puoi sorridi, il sorriso è un Ponte.

Chi mangia la vita è eternamente affamato, rivela l’Angelo. Chi dona vita agisce eternamente con Lui.

Se Cielo e terra divengono una sola cosa in Te, tutto è compiuto.

Alza la testa, brucia, ricorda Chi Sei!

Alberto Pomari – Counselor e Alpinista interiore

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