La prima delle sette leggi della magia di Cagliostro, così recita:
“Ciò che come esterno m’appare, è in realtà il succo del mio Cuore.”
In India dicono che Samsara, il mondo del divenire, è Maya, una parola sanscrita che significa illusione. Nel corso dei millenni, il Sanscrito ha influenzato molte lingue e fra queste l’italiano: Maya è la madre etimologica del nostro Magia.
Il buddismo afferma che il mondo è sorgere-dipendente, ogni volta in cui ti addormenti, il “mondo” cade con Te e con Te torna a sorgere quando ti risvegli.
Il mondo, il Tuo mondo, di conseguenza non è intrinsecamente vero, appare e sparisce con il sorgere di Te, in stato di veglia consapevole.
Abbiamo esperienza di tre stati: lo stato di veglia appunto, lo stato di sonno profondo e lo stato di sogno.
Ti sarà capitato di vivere un incubo e di scambiarlo per la realtà, no?! Svegliandoti di soprassalto avrai esclamato immagino:
“Mio Dio, stavo sognando, era solo un incubo!”
Qual è dunque la differenza tra sogno e “realtà”?
Quello che chiamiamo “realtà” possiede in verità la stessa qualità del sogno, come diceva Shakespeare.
Ora se è vero come è vero, che il sogno è illusione, la differenza tra il sogno e quella che chiamiamo realtà sembrerebbe nulla, cambiando di fatto solo la durata.
Maya, illusione.
Se il Samsara, se il mondo del divenire è illusione, se tutto ciò che ci circonda è Magia, resta quindi da capire chi sia il Mago.
Il Mago dunque, chi è?
Riconoscere, comprendere e fare esperienza che la vita esteriore è sogno, comporta risveglio.
Jung diceva: “Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si risveglia.”
Il “mondo” o meglio quello che definiamo tale, è in realtà un insieme di mondi pari al numero di persone in vita.
Il tuo mondo per esempio, sarebbe diverso dal mio anche se abitassimo con la nostra presenza la stessa stanza, nello stesso momento, poiché stando di fronte l’uno all’altro, tu vedresti quello che c’è alle mie spalle, e io vedrei ciò che sta alle spalle tue.
Tu e io NON siamo AL mondo, Tu e io e chiunque sia in vita è UN Mondo.
Ora, se questa cosa può essere riconosciuta come vera anche da Te, diventa comprensibile anche un’altra cosa: che le credenze che hai sul mondo, costituiscono solo la tua rappresentazione del mondo, del Tuo mondo, non della realtà; è così che ciò che è vero per Te, può essere falso per Me, e viceversa.
Per esempio: il bicchiere da 100 ml, riempito con 50 mi di acqua, è mezzo vuoto o mezzo pieno? La verità è che è SIA pieno per metà, SIA vuoto per metà. Le due affermazioni sono entrambe vere!
Se credi che il bicchiere sia mezzo pieno tuttavia, farai esperienza di abbondanza nella vita, ma se vedi il bicchiere vuoto per metà, è di scarsità che farai esperienza.
La sofferenza del mondo, del Tuo mondo, dipende dalle credenze consce o inconsce, che abitano la Tua percezione dei fatti.
La sofferenza non sta nei fatti quindi, ma nella percezione che ne abbiamo!
In presenza di un cambiamento del locus valutativo interiore personale, cambia anche il modo in cui lo Specchio vivo, là fuori, lo riverbera.
L’Universo è speculare: se sorridi, sorride, se ringhi, ringhia.
“Tutto è Uno”.
Vedi, quando sogni, il Tuo mondo personale inconscio fa sorgere infinite rappresentazioni simboliche di Te, e anche se sei solo Tu a sognare, sono molti i personaggi che interpreti nel sogno.
La Divinità che Tu sei, per Me, riverbera le stesse caratteristiche della Divinità Suprema che, pur essendo Uno, sognando, fa sorgere la molteplicità, senza fare nulla!
La Realtà Suprema si specchia nel “mondo”, che altro non è se non riflesso illusorio di Realtà vera.
Il corpo, può essere ucciso, senza che questo comporti la morte dello Spirito incarnato che in Realtà sei.
Così come l’oggetto specchio che riflette la Tua immagine, può cadere e rompersi, senza che ciò comporti la Tua sparizione.
Il corpo è solo un veicolo, un veicolo di Coscienza. Tu, io, noi, abbiamo un corpo, ma non siamo solo il corpo, siamo in Realtà lo Spirito che anima il corpo, ed è essenziale saperlo, perchè non possiamo perdere Ciò che Siamo ma, solo ciò che abbiamo.
Tu puoi quindi accoltellare il mio corpo, puoi imprigionarlo e torturarlo, ma non potrai bruciare, o uccidere la Vita che Sono, poiché io NON sono un corpo che fa esperienze spirituali, ma uno Spirito che fa esperienza di Sé attraverso il corpo, così come diceva il filosofo francese Teilhard de Chardin. E’ DIVERSO!
Se quindi il “mondo” là fuori non è intrinsecamente vero, se come afferma la tradizione sapienziale Indiana, il mondo è Maya, è illusione, è Magia, resta da capire chi sia il Mago.
E sì, per Me il Mago, sei Tu!
Che Tu possa essere consapevole di Chi Sei, e anch’io!
Alberto Pomari – Counselor e Alpinista interiore
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