“Solo quando un vitello si accosta alla propria madre, il latte comincia a fluire dalle mammelle, pronto, affinché il vitello lo beva senza sforzo”.
Bhagavad Gîtâ
“Un figlio chiede al padre, che è un veggente, un rishi:
“Padre, che cos’è il Brahman? Che cos’è la Realtà?”.
Il padre gli risponde: “Medita e scoprilo”.
Il ragazzo medita sul Brahman e capisce, “Brahman è anna, il nutrimento”, di cui i nostri corpi fisici sono fatti.
Allora ripete la sua intuizione al padre, che conferma la sua scoperta, ma gli consiglia di meditarci su ancora un po’.
Il figlio ricomincia a meditare e ben presto è ricompensato da un’altra illuminazione.
Torna dal padre e dichiara “Brahman è prana”, l’energia della vita.
Il saggio padre dice:
“Sei nel giusto, ma medita ancora”.
Un’ulteriore meditazione porta al ragazzo un’altra illuminazione. “Brahman è manas, la mente”, dichiara ora al padre, e il padre di nuovo conferma l’intuizione e lo rispedisce ancora meditare.
Di nuovo il figlio torna e afferma “Brahman è vijnana”, la coscienza dei temi o contesti e di tutto ciò che è movimento.
Il padre apprezza la risposta del ragazzo, ma lo rimanda indietro per meditare ancora.
Questa volta il figlio scopre la verità più profonda,
“Brahman è ananda, la gioia spirituale”.
E ora non ha più bisogno di andare dal padre per ricevere conferma; ora lui sa.”
Nessuno cammina senza direzione, poiché al centro esatto di ogni passo speso, ci sei Tu!
Qual è il senso della vita?
Forse sarebbe più corretto e rivelatore cambiare una consonante e con esso il senso della domanda, chiedendo a Noi stessi:
“Qual è il SENTO della vita?”
Niente va creduto, nulla va raggiunto infatti, e Tutto va sentito.
Quando Mario Rossi afferma con onestà di non porsi il problema di quale sia lo scopo della vita, ci sta tutta.
La domanda è:
– “E come ti fa sentire non porti il problema?”
Immagino che Mario e anche Maria Rossi, si sentano tranquilli e sereni. E’ così Mario? E’ così Maria?
Lo scopo per me, è vivere con dis-tensione la magica esperienza di abitare un corpo.
Se avverti tensione, non sei al Centro.
Se invece sei dis-teso, stai facendo esperienza del Centro, e quel Centro sei Tu!
Mi si permetta il gioco: scopare, unire due corpi per godere e creare la vita.
- Scop-ire, andare verso lo scopo.
- Un-ire, andare verso l’Uno.
- God-ire andare verso la Gioia, il “gaudium”, notando che God in inglese significa Dio!
In India?
Sat-Chit-Ananda.
Dio è Sat, pura Essenza, Chit, pura Consapevolezza, Ananda, Beatitudine suprema.
Per vivere è necessario innanzitutto ESSERE.
Per pensare è necessario innanzitutto ESSERE.
Noi?
Noi viviamo e pensiamo è cosa certa ma, sentiamo?
Di certo avvertiamo tensione: rabbia, ansia, paura, tristezza, noia.
Solo di rado avvertiamo dis-tensione.
Per provare Beatitudine è necessario innanzitutto ESSERE.
Ma noi?
Noi siamo la società del FARE.
Fare, per essere.
Ma, vedi, per essere, non è necessario fare nulla, mentre per poter fare, è essenziale ESSERE.
Ogni cammino Ti vede al Centro.
Quel Centro è vivo, quel Centro è Te.
Quel Centro vivo non va creduto, va sperimentato!
Chiunque abbia fatto esperienza di Sé, avverte dis-tensione, stabilità, fiducia, gioia e comincia a credere in se stesso!
Giocare dà gioia, gioire è godere.
Dio è Ananda, Beatitudine.
Tutto si compie stando al Centro, Tu ti compi stando al Centro.
Il Dio vivente sei Tu e, sì, questo NON va creduto, va sperimentato.
Credo che sia questo il SENTO della Vita, anzi, per Grazia ricevuta, lo so.
Che Tu possa essere il Centro di Te stesso quindi e anch’io.
Alberto Pomari – Counselor e Alpinista interiore
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