“In questo giorno della tua vita, caro/a amico/a, credo che Dio voglia che tu sappia…
…che l’amore non è ciò che vuoi, è ciò che sei.
E’ molto importante non confondere le due cose.
Se pensi che l’amore sia ciò che vuoi, continuerai a cercarlo ovunque.
Se pensi che l’amore sia ciò che sei, continuerai a distribuirlo ovunque.
Il secondo approccio ti farà trovare ciò che la ricerca non rivelerà mai.
Ma non puoi dare amore con l’intento di riceverlo.
Fare ciò sarebbe come dire che non ce l’hai.
E questa affermazione, ovviamente, diventerebbe la tua realtà.
No, tu devi dare amore perchè ne hai da dare.
In questo sperimenterai il fatto di averlo.
Con amore,
Neale Donald Walsch”
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Sono ricco di ciò che, come un mendico, vado tuttavia cercando.
In amore abbiamo due bisogni: dare e ricevere.
Se continuerò a comportarmi da mendicante, nessuno dei due mi renderà felice.
A) Ho bisogno di dare amore:
amo qualcuno, ma non vengo ricambiato.
Non sono felice!
B) Sono amatissimo da qualcuno che non amo.
Non sono felice!
C) In questa variante, amo essendo riamato.
Sono felice!
È l’amore a farmi sentire in equilibrio.
Mi sento al settimo cielo, è come se avessi vinto alla lotteria all’improvviso e magari in modo del tutto inatteso.
“L”AMORE è grande!”, mi dico.
Tuttavia, come un mendicante diventato improvvisamente ricco, temo l’andamento del mercato.
Così, dopo la prima fase più o meno lunga, fatalmente comincio ad avere timore di perdere “la fonte della mia felicità”. La paura mi spinge a provare gelosia, rabbia e sospetto.
Quando NON sai di ESSERE l’Amore, il Tuo potere personale è disperso là fuori: la Tua gioia, la Tua felicità dipendono dal comportamento di qualcuno, là fuori.
“Se lo perderò, se la perderò, chi mi amerà?”
Jung diceva:
“Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si risveglia.”
E aveva ragione, per Me aveva ragione.
Me, con la maiuscola, NON è io, è Me, è quell’Energia che in me bussa instancabile con lo scopo di essere ricordata.
Quando l’Ego, quando io mi allontano da Me, il Me che sono, ignorato, si comporta con l’inimicizia dell’avversario.
Il cerchio dell’Amore, può chiudersi solo dentro!
Siamo fatti di parti.
Una parte di me, bambina, si sente sola, rifiutata, abbandonata, umiliata, tradita, trattata con ingiustizia e indifferenza e ha bisogno di essere amata.
Una parte di me, adulta, ha bisogno di amare.
Ignorare di ESSERE l’Amore che cerco, mi fa sentire triste e solo, abbandonato, rifiutato, umiliato, tradito e tutto questo è profondamente ingiusto, no?!
Siamo fatti di parti, ricordi?
La parte bambina, l’infante che c’è in noi, è in-fante, non parla appunto. Per comunicare con me, usa le emozioni.
Quando Il bambino ferito che c’è in me, per attirare la mia attenzione, si emoziona, in assenza di Consapevolezza, io, avvertendo la sua emozione, la provo.
Se, consapevolmente, NON mi fermo a chiedere a me stesso:
“Chi è che prova questa emozione?”
L’emozione che sto esperimentando diventerà “mia” e, in un amen, l’adulto che sono, verrà emotivamente sequestrato e si comporterà come un bambino!
Due i bisogni: dare e ricevere.
Presente significa anche dono.
Essere presente a me stesso, qui e adesso, significa portare il dono della mia compagnia, della mia presenza appunto, al frammento vivo e addolorato che c’è in me.
Quando quel frammento che è vivo in me, e che si sente affranto, solo, impotente, e indegno d’amore, comincia a ricevere il mio riconoscimento, la mia attenzione, mia compagnia, la mia vicinanza e compassione, allora e solo allora, inizia la più grande delle relazioni: la relazione con Me.
Io lo so, ho visto, sentito e toccato con mano: quando il mio Bambino interiore si placa grazie al mio amore, finalmente ri-conosciuto, mi ricambia, mi ama a sua volta, ED È COSÌ CHE MI PLACO ANCH’IO.
L’Amore NON è ciò che voglio, è Ciò Che Sono.
Metti in una stanza cinque persone consapevoli di ESSERE L’AMORE, nessuno mancherà di dare Amore, ed è per questo che nessuno mancherà di riceverlo.
Quando ciascuno di Noi, nel ricordo di Sé, darà amore, lo sarà.
È così che il cerchio trova compimento.
Tutto è Uno e Tutto è Me.
È nel ricordo di Me che anche il sogno diventa Realtà.
Che Tu possa ricordare quindi e vivere appieno l’esperienza di Chi Sei, e anch’io.
In alto i Cuori!
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