La risata affiora sulle nostre labbra quando la nostra personalità si mette da parte.
Dal basso di ciò che è inferiore a Noi, dall’Inferno, giungono i latrati e i ringhi minacciosi di un potere prepotente, che intende assoggettare le nostre vite e possedere i nostri corpi, marchiandoli con un vaccino e con un chip, che sono null’altro se non rituale di possesso.
La Vita è una Scuola di Magia!
“Un molliccio è una creatura magica che può assumere le sembianze di ciò che spaventa di più il mago che lo avvicina. Nessuno conosce l’aspetto di un molliccio quando è solo. Nutrendosi delle paure delle vittime, i mollicci temono le risate! Per questo motivo l’arma più efficace contro di loro è l’incantesimo Riddikulus, che trasforma il molliccio in qualcosa di divertente. Contro un molliccio può essere utile la compagnia perché sentendo timori diversi, il mutaforma non sa decidere quale aspetto assumere.”
Pan
Pan, semidio dell’istinto, era una potente divinità non olimpica, caratterizzata da un aspetto selvaggio, gambe e corna caprine, zampe irsute, zoccoli forcuti, busto umano, volto barbuto, zanne gialle ed espressione terribile.
Panico.
Il Tiranno è come Pan.
Perché compare Pan?
Si chiama alessitimia, l’incapacità di provare ed esprimere le emozioni.
L’affastellamento di emozioni rimaste inascoltate e quindi represse, genera a lungo andare, una pressione interna tale da sfociare in modo inatteso e repentino, in esplosioni di paura incontrollate e incontrollabili, che siamo soliti chiamare appunto attacchi di panico.
Ora, indipendentemente da quali siano le emozioni negate, risulta essenziale la comprensione che l’unico mezzo per ridurre gli attacchi di panico e le paralisi conseguenti, è ascoltare il Dio Pan.
Che cosa vogliono le emozioni di polarità energetica negativa da noi quindi?
Che cosa vuole il disagio?
Il disagio è una forza sacra che chiede cambiamento!
La paura porta con sè dei sintomi che pretendono risposte (coraggio, presenza, calma) e non più reazioni (attacco, congelamento, fuga).
Le emozioni sono informazioni, impara a dare un nome all’emozione che provi, Ti aiuterà a decodificare il messaggio che ogni emozione possiede per Te.
Dalla reazione alla creazione
Il passaggio da reazione a creazione, è cruciale, poichè la prima è stereotipata, prevedibile e quindi controllabile, mentre la seconda non lo è, proprio per la creatività e la presenza che la contraddistinguono.
Siamo sicuri che Pan e il panico che scatena, siano nemici?
E se invece il compito loro fosse di spostare l’attenzione sulla relazione che abbiamo con noi stessi, portando il focus da fuori a dentro?
Uscire dal fuori
Sai che c’è?
C’è che fermarsi, smettere di fuggire, fa cessare l’inseguimento!
All’improvviso, tutte le energie impiegate nella fuga, si mettono a disposizione del cambiamento.
Un’enorme quantità di energia fluisce finalmente libera di riparare fratture, di rimarginare ferite, di tessere relazioni nuove con il nostro Sè, in un approccio nuovo e finalmente chiaro, in grado di tornare a offrire alle nostre risorse personali, l’opportunità di sostenerci nel Viaggio di Ritorno a Casa.
Vivere è davvero, così come vogliono farci credere, sopravvivere?
“L’unica rivoluzione che serve, quella dentro di te. Le altre le vedi. Le altre si ripetono, si ripetono in maniera costante, perché al fondo c’è la naura dell’uomo. E se l’uomo non cambia, se l’uomo non fa questo salto di qualità, se l’uomo non rinuncia alla violenza, al dominio della materia, al profitto, all’interesse, tutto si ripete, si ripete, si ripete.”
Tiziano Terzani
La vita è molto più che mera sopravvivenza!
Se sopravvivere è il tuo dio, che ne sarà della gioia?
Che ne sarà della libertà?
Che ne sarà della verità?
Che ne sarà della giustizia?
Che ne sarà della salute della psiche e del corpo?
Quando la sopravvivenza diventa lo scopo, tu hai paura di vivere.
Ma la vita è pericolosa e ti chiede il coraggio di mettere a repentaglio la sopravvivenza, in nome di una vivenza di gran lunga preferibile!
La “sicurezza”
Non è forse in nome della “sicurezza” che ci hanno tolto la libertà?
Sì?
L’insicurezza è il sale della vita, senza di essa: piattezza, noia, scontatezza, prevedibilità.
Vivere è cosa altra da vegetare!
E’ solo nella capacità di fermarci di fronte a Pan, che la vita divampa la sua fiamma.
Nelle ultime 72 ore abbiamo ricevuto un volume di informazioni pari a quelle che i genitori di chi ha oggi cinquantanni, ricevevano in un mese!
Nel ‘700 un uomo colto riceveva in una vita un volume di informazioni pari a quelle contenute in un giornale!
L’eccesso di informazione, di stampo contraddittorio per di più, porta a una carenza d’attenzione e a una incapacità di colorare emotivamente le informazioni ricevute.
Quando l’informazione è falsa, l’amore viene messo da parte, bypassato dalla guerra.
E’ un bombardamento quello dei media.
Paura, paura, paura. Terrorismo, terrorismo, terrorismo. Morte, morte, morte. 🙂
RIDDIKULUS! 🙂
Ogni tanto fermiamoci a respirare e mettiamoci in ascolto della paura!
Facciamola entrare nella nostra Casa Interiore, invitiamola a sedere a tavola con Noi.
Concediamole il tempo e l’attenzione che le sono necessarie.
La paura si calmerà se ascoltata.
Abbasserà la voce, piena di gratitudine per il fatto di essere vista finalmente.
Guardala negli occhi e permetti il suo sguardo in Te.
E’ nella relazione con i frammenti vivi che Ti abitano che Tu cresci ed è nel ricevere i doni che essi recano con sè, che Tu ti arricchisci.
La paura viene per offrirti l’opportunità di divenire coraggioso.
E’ solo affrontando la paura che impari l’autostima.
E’ solo stimando Te stesso che impari l’amor proprio.
Ed è solo l’amor proprio che insegna la libertà.
E’ l’amor proprio che ci mette in contatto con l’Essenza, con Chi Siamo in Realtà.
Non può esistere libertà quindi, senza amor proprio, nè giustizia, nè verità, nè rispetto, nè salute.
Il dono della paura è il coraggio, tutto il resto ne consegue!
Che Tu possa essere coraggioso e disposto a vivere con piena disponibilità l’avventura dell’insicurezza quindi e anch’io!
In alto i Cuori!
Alberto Pomari – Counselor e Alpinista interiore
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